Eccoci,
a volte ripensi ai titoli di coda. O all’immagine che fa memorabile un film.
Momenti, istanti, memorie, lacrime
Come quando senti in bocca il sapore di sangue.
Le sfere astrali corrono
Le costellazioni sono indaffarate
Gli amici distratti si sono dileguati
Ma il cuore è forte e caldo e pieno di un’inestinguibile fuoco
Pur accettando di vivere sul filo di un rasoio affilato e implacabile.
Salva solo l’istinto impersonale
e i riflessi da guerriero che ti salvano da colpi bassi del guitto di turno
I cyborg non ci sono ancora
ma la tua anima come in blade runner vuole vivere
per sempre
come loro
E i Queen hanno già scritto la perfetta colonna sonora
Viva Matrix e viva i deja vù
Non conta un destino da immortali se sogni di essere come il fiore di campo
che oggi è vestito a festa e domani sarà tagliato o soffocato dal sole estivo
Quando impari che non serve parlare
sperando in qualcosa che ti scruti dal di dentro
Allora vivi e te ne freghi
aspettando che il temporale passi e quelle nuvole nere
tolgano il disturbo
Intanto le mosche si fanno insistenti e davvero noiose
Non sono le mani a toglierle di torno
ma il tuo intento
La pausa è finita
Ciak, si gira una nuova scena