Ci sono giorni in cui ti sembra che schegge della tua vita si riflettano furtive in angoli del tuo quotidiano
Mentre corriamo inconsapevoli a velocità folli nelle traiettorie siderali, protetti dall’inerzia della crosta di questo Pianeta che ci fa da culla
Una parte di noi fa i conti con frammenti della nostra storia personale, che a volte riaffiora in giorni densi di significato
Uno sguardo fugace spezza equilibri di funamboli su abissi di ingiustizia personale o collettiva
La malvagità non è di tutti, ma della stirpe del Male, veri figli di un padre menzognero ed assassino fin dal principio
Il sole sorge sui malvagi come sui giusti, ma questi ultimi attendono ancora un segno dal Cielo
È scritto: il destino del malvagio è la sua rovina
Eppure oggi siamo circondati da violenti e superbi.
Io sto alla porta, aspettando che il karma guarisca le azioni di chi si crede a torto padrone di questo palcoscenico dell’illusione
E celebro mio malgrado anniversari di cui avrei voluto tanto fare a meno